“Winter” è un testo della poeta performer Maria Pia Dell'Omo sul C-DPTS, il Disturbo Post Traumatico Complesso, che può insorgere nelle vittime di abusi e violenza. La poesia mira ad essere un gesto di vicinanza a chi vive l'inferno invisibile della condizione di survivor, anche a mesi o anni di distanza, oltre che un accorato appello a dire “no” a ogni forma di violenza, fisica e psicologica.
La poesia è stata finalista al premio “Bologna in Lettere” nella sezione “Poesia orale e performativa” ed è stata trasmessa, in altro montaggio e format, sugli schermi della metropolitana campana nella rassegna di poesia civile “PerVersi” (Videometrò News Network, Channel E3, Caspar Campania Slam Poetry).

Nelle riprese dei Poetry Studios, la combinazione della prospettiva di due camere mira a valorizzare la gestualità e l'intensità interpretativa della performer. Il video è stato girato a domicilio, attraverso la creazione di un set professionale negli spazi domestici dell'artista.
La mia pelle urla
che mi fai schifo
brucia, brucia
come le stelle lontane
come le stelle lontane mi spengo
ma ho il dono di sembrare viva per anni
Dentro sono morta e dissodata
Alla ricerca di una vena fertile
E invece
Squassata, divaricata,
Sondata in ogni dove
Affinchè più vita non vi rimanesse
Mi essicco sotto il manto erboso
Mi sgretolo come un orologio che ha perso il suo tempo
Tra il verde degli alberi
Solo io sono sporca e marrone
Loro mi crescono intorno
Loro mi crescono addosso
Loro mi crescono dentro
E non so più chi sono
Non so più chi sono
Se loro i miei sogni
O mie le loro speranze
Se la mia mano intreccia un nido per gli uccelli tra i rami
O una Parca mi obbliga a costruirmi da sola la mia gabbia
E cantare sottoterra
Cantare sottoterra
Sepolta come cosa.
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